Murano Magma

murano magma

Se Murano ha già delle radici ben ancorate al terreno, che hanno dato frutti eccellenti nel corso della storia, con Murano Magma ci proponiamo di sviluppare quelle antenne in grado di connettersi ad onde radio diverse, radici aeree tanto ben sviluppate in quegli artisti dell'oggi che sanno rinunciare al proprio radicamento per trovare altre forme di significatività.
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MURANO MAGMA

I processi dell’arte contemporanea nella rilettura dell’identità culturale, artistica e territoriale dell’isola di Murano
di Penzo+Fiore
Murano Magma è una piattaforma di ricerca che si pone come obiettivo quello di indagare il rapporto tra arte contemporanea – in tutte le sue molteplici sfaccettature – e l’identità che si è generata intorno alla cultura del vetro; il progetto nasce dagli artisti Penzo+Fiore che, dopo anni di progettualità legata alla riqualificazione urbana in territorio mestrino, hanno intrapreso un percorso analogo a Murano. Attraverso l’approccio in sé multidisciplinare a cui il mondo dell’arte ci ha abituati, in forma del tutto sperimentale Murano Magma ha la funzione di raccogliere una serie di esperienze volte a cercare e praticare un terreno comune tra questi ambiti. Attraverso il coinvolgimento di enti, istituzioni, singoli artisti, studiosi, artigiani e abitanti dell’isola, ci si propone di trovare un tessuto connettivo in grado di dare vita ad un racconto nuovo, ancora non scritto, di una delle realtà artistiche e produttive più affascinanti del nostro territorio. Attraverso incontri ricorrenti, con Murano Magma si vuole dare continuità ad un nucleo di confronto che porti ad emergere contenuti nuovi e la possibilità di generare relazioni.
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INCONTRO del 21 GIUGNO 2018 - TEATRINO DI PALAZZO GRASSI

L’incontro rappresenta la messa in opera di un dispositivo ideato per praticare nuove strade che mettano in relazione il mondo dell’arte contemporanea e quello del vetro. Se da un lato Murano rappresenta da sempre e inequivocabilmente un’eccellenza dal punto di vista della produzione di manufatti di pregio, e se è vero che molti artisti hanno deciso di misurarsi con questo materiale, appare ancora lontana una reale capacità di mettere a valore, da un punto di vista culturale, le punte di eccellenza rappresentate da un lato dalla tecnica, dall’altro dalla consapevolezza e problematicità che l’arte odierna porta con sé. 
Il tentativo, nel focalizzare gli aspetti processuali che caratterizzano la creazione dell’opera d’arte contemporanea, vista come risultato di un processo in fieri e sempre passibile di trasformazioni, è quello di voler rendere evidente come siano infiniti gli approcci che il contemporaneo tende a considerare possibili. La ricerca di strade percorribili diventa allora, a nostro avviso, un elemento di interesse per chi voglia fermarsi a riflettere sulle implicazioni che comporta. 
L’incontro del 21 giugno si pone in dialogo con la giornata di studio “Frammenti di Murano” del 2017, durante la quale si è affrontato il delicato problema della conflittualità all’interno di un distretto produttivo. 
L’incontro al Teatrino di Palazzo Grassi si pone in ideale continuità con le linee guida emerse dai progetti proposti dagli artisti coinvolti in questa prima giornata di studio; i progetti verranno presentati per fare da premessa alle nuove riflessioni su cui focalizzare l’attenzione. 

Programma della giornata

15.00 – 16.00

MURANO OGGI, l’isola raccontata dai suoi protagonisti: spunti di riflessione per approfondimenti futuri.

Apertura dei lavori e presentazione del reportage fotografico di Linda Scuizzato; conversazione con Igor Balbi, Stefano Bullo, Roberto Donà, Pietro e Riccardo Ferro, Fabio Fornasier, Davide Penso.

Presentazione del libro “Muran” di Lucio Bubacco e Nicola Donà con la collaborazione di Michela Scibilia, riflessioni attraverso tavole illustrate su lati oscuri e punti di eccellenza dell’isola lagunare.
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Da Berengo Studio a Fondazione Berengo: un case history muranese, tra arte contemporanea e produzione vetraria.
16.00 – 17.15

APPROFONDIMENTO dei temi emersi durante l’incontro “Frammenti di Murano” del giugno 2017​
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​VETRO, MATERIALE PER L’ARTE
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FRA REALISMO E UTOPIA [Abstract Relatori]
Riccardo Caldura, docente di fenomenologia delle arti contemporanee all'Accademia di Belle Arti di Venezia

​La tensione che si genera fra queste due linee [poetica e poietica n.d.r.] potrebbe essere intesa, all’interno del processo di produzione artistica, come un confronto, non di rado un conflitto, fra la via del realismo - da intendersi come il venire a patti con la specificità delle ‘applicazioni’ tecniche e materiali lungo il percorso della realizzabilità – e la via dell’ utopia, cioè l’esigenza di dirigersi comunque innanzi, verso un approdo non ancora definito ma che si intravede, forzando l’applicabilità e le materie verso il punto intravisto.
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Rielaborazione critica dei progetti nati dall’incontro “Frammenti di Murano”. Riccardo Caldura legge i progetti nati dagli artisti Samanta Cinquini, Andrea Contin, Alessandro Sambini, Silvia Vendramel e Marta Allegri.

IL VETRO COME ESPERIENZA [Abstract Relatori]
Chiara Bertola, critica e curatrice della Fondazione Querini Stampalia

Lavorando con gli artisti, negli anni, ho vissuto diverse esperienze di produzione di opere in vetro: Mona Hatoum, Jimmie Dutham, Remo Salvadori, Giuseppe Caccavale, Alice Cattaneo, etc..
Per me è stato importante capire che il vetro andava considerato non solo come materia ma anche come dispositivo visivo, uno strumento ottico che aiutava a vedere qualcosa d’altro. [...]
Trasparenza, compattezza e omogeneità della struttura, totale inerzia chimica e biologica, impermeabilità ai liquidi, ai gas, ai vapori e ai microrganismi, inalterabilità nel tempo, perfetta compatibilità ecologica sono le sue eccezionali caratteristiche intrinseche. Gli artisti aggiungono tutto quello che riusciamo a vedere oltre.

COMUNICARE IL VETRO AL MONDO DELL’ ARTE CONTEMPORANEA [Abstract Relatori]
Elena Casadoro e Francesca Fungher, CASADOROFUNGHER Comunicazione, agenzia specializzata in progetti di consulenza per l'arte contemporanea

Come si comunica il vetro oggi? Quali sono gli spazi disponibili, e come viene recepito dai media e dai giornalisti che abitualmente trattano arte contemporanea? Un dialogo a partire dalle esperienze de LE STANZE DEL VETRO, progetto espositivo e di ricerca sull'isola di San Giorgio Maggiore, e di The Venice Glass Week, festival internazionale del vetro a settembre alla sua seconda edizione, fra punti di contatto e contraddizioni "g-local".
17.15 – 17.30 - Pausa
17.30 – 18.45

MURANO, LA COMUNITÀ MESSA A VALORE

ABBIAMO BISOGNO DI MAPPE NON ORDINARIE [Abstract Relatori]
Daniele Capra, curatore indipendente e giornalista

Le mappature logico-razionali, pregnanti e ricche di dati portatori di un significato ben determinato, sono prive di un elemento centrale: mancano dell’uomo quando non lo si consideri quale homo oeconomicus, ma ad esempio si voglia parlare di chi è intimamente, delle idee che ha sulla comunità cui partecipa o che aspettative rivendica per il futuro, degli strumenti che egli ha per rappresentare se stesso ed il proprio mondo. [...]
I lavori sul luogo come spazio di lavoro, sulla contaminazione, il ripensamento, il restauro, l’identità e la partecipazione proposti da Adalberto Abbate, Daniella Perez Bacigalupo, Patrizia Giambi, Francesco Nordio, Luigi Viola vanno in questa direzione. Sono mappature non ortogonali di un luogo, di un sistema di relazioni, della storia di quella comunità che li vive e che, forse, ha bisogno solo di spazi di respiro, di evasione, per proiettarsi oltre le secche del presente.

L’ARTE CONTEMPORANEA E LA COSTRUZIONE DI NUOVE COMUNITÀ  [Abstract Relatori]
Annalisa Cattani, artista e curatrice, docente di marketing e nuovi media all’Università di Ferrara

L’arte contemporanea è in grado di costruire, attraverso diverse prospettive visuali, nuove comunità, o di rigenerare comunità preesistenti. Il tipico approccio contemplativo dell’arte è stato sostituito dalla partecipazione, arricchendo entrambi i processi di USG (contenuti generati dagli utenti). 
Questi progetti sono duraturi, esperienziali e dialogici, per questo motivo mi sento di affermare che l’estetica tradizionale basata sulla contemplazione degli oggetti e sull’analisi delle rappresentazione, non è in grado di spiegare adeguatamente ciò che riguarda un’estetica della co-creazione. 

MURANO LAB: UN FUTURO PER LA LAGUNA DI VENEZIA [Abstract Relatori]
Tiberio Scozzafava-Jaeger, pianificatore territoriale

Murano Lab è un laboratorio per sperimentare progetti multidisciplinari all’insegna della sostenibilità. Si regge su cinque pilastri che sono Economia, Cultura, Ambiente, Sociale ed Energia. Lo scopo è creare un archetipo per risolvere le sfide del mondo moderno, con l’isola come delimitato terreno fertile per testare sul campo possibili soluzioni, che sappiano coniugare tecnologia ed ecologia, sviluppo e tradizione. 
Penzo+Fiore | tel. 349 6674240 | mail cantierecorpoluogo@gmail.com
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